Il progetto
Contesto
Il progetto sceglie di prendere in esame luoghi diversi per collocazione geografica, storia e problematiche. I comuni selezionati sono situati in zone di frontiera; in qualche caso oggi sono penalizzati da forme di semi-marginalità o sono compresi nella geografia delle “aree interne”. Le aree d’interesse individuate sono:
- i borghi di fondazione o sviluppo bassomedievale del Piemonte centro-meridionale;
- le città portuali liguri, in crisi per la delocalizzazione dei traffici e l’emarginazione economica delle vallate appenniniche;
- i centri delle valli alpine e prealpine della Lombardia, terre di passo connotate storicamente da una forte autonomia statutaria;
- le piccole città della terraferma veneta, centri vitali dell’organizzazione della Serenissima, oggi sofferenti per la crisi di modelli contemporanei di diffusa urbanizzazione;
- le città di fondazione novecentesca del Lazio meridionale: ideologicamente connotate nelle scelte urbanistiche e nell’architettura civica.
Motivazione
A partire dalla fine del XII secolo ha preso forma l’architettura civica della Penisola: tramite opere monumentali e per via di interventi meno riconoscibili e più modesti per costi e impegno tecnico. Per finanziare e controllare il proprio patrimonio edilizio le municipalità hanno creato strutture complesse e durature. La conduzione dei cantieri si è intrecciata con la messa a punto di procedure per la gestione del patrimonio pubblico. Nell’arco del tempo si è costituito un ricco deposito di documenti, posto a garanzia della liceità dei percorsi burocratici e tecnici. Ripensando a vicende di lungo periodo è possibile affermare che per secoli i cittadini si sono identificati tanto nella costruzione del palazzo, quanto nella costituzione dell’archivio comunale: le fabbriche di ‘pietra’ si sono sempre specchiate in quelle di ‘carta’ e viceversa. Il progetto intende accostare queste due dimensioni mirando alla comprensione di alcune storie legate alla cultura del civico ‘buon governo’.
Metodi
Il progetto di ricerca muove da indagini svolte in archivi storici comunali, biblioteche civiche, archivi statali o privati. La selezione di documenti che permettano di mettere in relazione storie di ‘pietra’ e di ‘carta’ si accompagna alla riproduzione digitale degli originali identificati. L’obiettivo è duplice: da una parte tutelare i documenti selezionati, specie quelli più fragili o più complessi da conservare e consultare, dall’altra provare a creare un corpus che attribuisca identità e visibilità alla stratificazione degli interventi edilizi commissionati e gestiti nel tempo dai comuni. I dati raccolti vengono ordinati secondo schede catalografiche e alimentano un Data Base destinato a diventare patrimonio Open Access tramite l’ausilio di un WebGIS appositamente progettato. Nello svolgersi delle ricerche sono fondamentali la partecipazione delle comunità locali e le forme di collaborazione con le amministrazioni e gli istituti culturali del territorio.
Risultati attesi
In relazione agli obiettivi strategici del progetto, le Unità stanno lavorando ai seguenti prodotti:
un database ordinato riguardante la documentazione sugli edifici storici comunali delle località oggetto di studio;una piattaforma WebGIS in grado di mettere a disposizione le informazioni catalogate nel database e la visualizzazione die documenti digitalizzati;un convegno internazionale di studi scientifici che avrà come esito la pubblicazione di un volume open access.